giovedì 21 aprile 2011

LA CHIMICA E LA BUONA MUSICA

La chimica è quella disciplina che si occupa in generale delle proprietà e delle trasformazioni della materia.
La musica rappresenta quel concetto che racchiude in sé, forse più di tutti, sia l'arte che la scienza.
Ma sussiste un qualche tipo di relazione tra chimica e musica?
Generalmente la musica è strettamente collegata alla fisica, in quanto è un insieme di onde sonore.
Dunque viene studiata dalla branca denominata acustica.
Per le relazioni della musica con la fisica vi rimando all'articolo Scienza e Musica: 2 Realtà Strettamente Collegate.
Tuttavia, esiste anche una relazione tra la musica (in particolare la "buona musica") e la "sorella" della fisica, ossia la chimica.
Robert Zatorre, neuroscienziato cognitivista che lavora al Neurological Institute della Mcgill University di Montreal, sostiene che i brividi (i "chills", che generalmente chiamiamo "pelle d'oca") causati dall'ascolto di un brano musicale particolarmente emozionante dipendono da una particolare sostanza chimica: la dopamina o dopammina.
Egli ritiene che vi siano 2 fasi in cui vengono rilasciate le molecole di dopamina nel cervello:

1) prima del massimo picco di piacere generato dall'ascolto del brano considerato;
2) durante l'esecuzione.

Egli afferma: "La musica produce dopamina e dà piacere come quando si assumono sostanze stupefacenti. Gli effetti positivi sono gli stessi della droga, con la differenza che ascoltare un brano piacevole è un'esperienza positiva e non dannosa".
Lo studio in questione sulle relazioni tra la musica e il rilascio di questa particolare sostanza è stato pubblicato su Nature Neuroscience.
Ma cos'è la dopamina?
Sintetizzata per la prima volta nel 1910 da George Barger e James Ewens presso i Laboratori Wellcome a Londra, la dopamina (la cui formula chimica è C6H3(OH)2-CH2-CH2-NH2) è una catecolamina, cioè una sostanza costituita da un gruppo amminico legato ad un anello fenolico del tipo catecolo (diidrossibenzene).
Specifichiamo che:

- un gruppo amminico o aminico è un gruppo funzionale (ossia quella specifica parte della struttura di una molecola che conferisce al composto la sua reattività tipica) di una molecola organica che contiene un atomo di azoto legato a 2 atomi di idrogeno;
- i fenoli sono composti che hanno uno o più gruppi ossidrilici (-OH) legati direttamente ad atomi di carbonio dell'anello del benzene. La caratteristica fondamentale di un anello fenolico del tipo catecolo è quella di presentare 2 gruppi ossidrilici.

Attinenti alle ricerche di Zatorre, sono le parole di Daniel Levitin nel suo bel libro "Fatti di Musica":

"Ascoltare musica faceva sì che le regioni cerebrali venissero attivate in un particolare ordine. In primo luogo la corteccia uditiva per l'elaborazione iniziale delle componenti del suono. Poi le regioni frontali come BA44 e BA47, implicate nell'elaborazione della struttura musicale e delle aspettative. Infine, una rete di regioni (il sistema mesolimbico) coinvolte nell'eccitazione, nel piacere, nella trasmissione di oppioidi e nella produzione di dopamina, che culminavano con l'attivazione del nucleus accumbens... Dunque, gli aspetti di gratificazione e rinforzo dell'ascolto musicale sembrano essere mediati da un incremento dei livelli di dopamina nel nucleus accumbens...Le attuali teorie di neuropsicologia associano l'umore e l'affetto positivo a maggiori livelli di dopamina, uno dei motivi per cui molti dei più recenti antidepressivi agiscono sul sistema dopaminergico. La musica è chiaramente un mezzo per migliorare l'umore delle persone, e adesso crediamo di sapere perché. La musica sembra imitare certe caratteristiche del linguaggio per trasmettere alcune delle stesse emozioni della comunicazione verbale, ma in modo non-referenziale e non-specifico. Invoca anche alcune delle stesse regioni neurali chiamate in causa dal linguaggio, ma, molto più di quest'ultimo, la musica s'infiltra in strutture cerebrali primitive, coinvolte con la motivazione, la gratificazione e l'emozione".

Specifichiamo che il nucleus accumbens è un sistema di neuroni posto nel cervello, deputato ad elaborare sensazioni di piacere o paura e che gioca un ruolo importante nei meccanismi di rinforzo, nella risata e nella dipendenza.
Tirando le fila del discorso, la musica riesce a stimolare diverse aree del cervello umano e, qualche volta, può persino causare, come abbiamo visto, il rilascio di dopamina.
Ecco perché si può considerare la musica come una sorta di "droga", completamente benefica, al contrario delle sostanze stupefacenti.
Quindi, quando la musica trasmette emozioni o addirittura causa la "pelle d'oca", come si suol dire, allora, in quel momento, manifesta non solo la sua caratteristica di arte, caratterizzandosi come qualcosa di estremamente armonioso, una "metafisica in suoni", come la definiva Schopenhauer, ma anche quella meno evidente di scienza!
Per concludere, ecco un po' di brani musicali che protrebbero stimolare (a causa della loro immensa bellezza) il rilascio di dopamina nel vostro cervello:

- Yo-Yo Ma: Gabriel's Oboe/The Falls (Ennio Morricone):



- Yo-Yo Ma: Deborah's Theme/Cockeye's Song/Main Theme from Once Upon a Time in America (Ennio Morricone):



- George Davidson: A Time for Us:



- Celine Dion: My Way:



- Carmen Cavallaro: To Love Again (Notturno Op.9 N.2 di Chopin):



- Percy Faith: Yesterday:



- Stan Whitmire: Main Theme from Forrest Gump:



- Andre Rieu: Il Padrino Main Theme/Stranger in Paradise (dalle Danze Polovesiane di Borodin):



- Andre Rieu: Il Cigno (dal Carnevale degli Animali di Camille Saint-Saens):



- Lara Fabian: Caruso:



- Lara Fabian: Adagio (canzone tratta dall'Adagio di Tomaso Albinoni):



- Richard Clayderman: Theme from Love Story:



- Chopin: Nocturne for Violin and Piano:



- Vladimir Ashkenazy: Piano Sonata n.8 Op.13 Patetica, Adagio Cantabile (Beethoven):



- Puccini: E Lucevan le Stelle (Tosca):



- Martha Argerich: Andante Spianato Et Grande Polonaise Brillante Op. 22 (Chopin):



- Andre Rieu: The Music of the Night:

6 commenti:

  1. Ehi, imponente discografia per questo articolo. Bravo, hai scritto proprio un ottimo pezzo (per non parlare della scelta delle musiche!).

    RispondiElimina
  2. Grazie!!!
    Per quanto riguarda la scelta dei brani musicali, ho cercato di inserire alcune delle musiche (tra le innumerevoli stupende che esistono, per non considerare poi tutte le differenti esecuzioni che sussistono di ogni singolo pezzo, come nel caso della musica classica o del jazz) che potessero veramente stimolare (come afferma Zatorre) il rilascio di dopamina, spaziando dalle colonne sonore (Morricone in primis), alla musica classica (chopin in particolare), fino ad arrivare alla musica moderna (Celine Dion, Lara Fabian). In questo senso il grande direttore d'orchestra Leonard Bernstein aveva ragione quando sosteneva: "La musica può nominare l'innominabile e comunicare l'inconoscibile"!

    RispondiElimina
  3. Complimenti bellissimo post la mia dopamina è salita alle stelle :-)))con Morricone mi fa impazzire da sempre...

    RispondiElimina
  4. Aggiungete anche i Quadri di un'esposizione di Mussorgsky-Ravel che contengono onde afrequenza bassa. Bravi, continuiamo con le onde sonore.

    RispondiElimina
  5. ciao sono particolarmente felice quando atterrò sopra certi blog che narrano il segreto della musica......dal canto mio posso dire che la fantasia che ci assale spesso è un suggerimento divino della madre musica....e pertanto ogni discorso che nasce da questo processo è meritevole di ascolto.....dici bene la musica filtra nel primitivo sistema celebrale e pertanto riesce a immettere sane vibrazioni dove altri linguaggi non sanno arrivare....

    RispondiElimina
  6. musica energia codificata dal compositore e sprigionata dall'esecutore energiapassa a informazione materica che riarsa a energia per ritornare materia dalle dita del musicista esecutore dell'opera per rifarsi energia nella mente di chi ascolta per rifarsi materia con la chimica che crea dentro l'ascoltatore

    RispondiElimina